le parole giuste
Io sto qui e aspetto. Aspetto le parole giuste, perché non ne conosco molte e vorrei che fossero precise. Ho pazienza, osservo. Anche quando sembra che non guardo, quando sono a occhi bassi. E quello che vedo diventa un ricordo. Come se fosse mio. I ricordi guardano in basso. Verso la terra. Per risalire all’origine di tutto, forse.
Mi prendo i ricordi di un altro a volte. I miei non hanno le parole giuste, non ancora.