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Ti stai inserendo? Ti stai adattando?

Fai dell’obbedienza il tuo inserimento. Non piangere, parla quando è il tuo turno.

Una ragazza incantevole, non dà nessun disturbo.

Timida, introversa, povera, piena di tic, sporca, grassottella, riccissima, rossa di capelli, piena di efelidi, rifugiata nella fantasia, considerata per questo diversa, strana, una malata da curare e riportare alla normalità con 400 elettroshock : dare voce a Janet Frame è raccontare una donna,  è raccontare di un percorso di salvezza, in risalita dal fondo del mare alla superficie, è raccontare la necessità della poesia. In scena, la narrazione è suddivisa in quattro momenti/movimenti che toccano 4 passaggi di esistenza : la relazione con il materno, il dolore del manicomio e gli elettroshock, il riconoscersi come persona e ritrovarne il corpo, la rinascita al mondo. Il linguaggio è mutuato attraverso la narrazione che ne fa la stessa Frame del suo vissuto, non solo con l’autobiografia ma anche con i romanzi e le poesie.

(presentato in anteprima il 5 aprile 2019 al Circolo della Rosa, Verona )

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